Buongiorno!! In questa giornata un po’ uggiosa per scaldarvi un po’ il cuore vi propongo la seconda parte del nostro approfondimento sulla cioccolata, nel quale scoprirete chi era il signor Nestlé, cosa ha inventato il signor Lindt e qual è la data della nascita della malefica crema al gianduia.
Buona giornata!!
Cristoforo Colombo
Nel 1502 avvenne il contatto del cacao con la civiltà europea: Cristoforo Colombo durante il suo quarto e ultimo viaggio in America sbarca in Honduras dove ha l’occasione di assaggiare una bevanda a base di cacao; al ritorno portò con sé alcuni semi di cacao da mostrare a Ferdinando e Isabella di Spagna, ma
non diede alcuna importanza alla scoperta, probabilmente non particolarmente colpito dal gusto amaro della bevanda.
Lo Zucchero
Il primo carico documentato di cioccolato verso l’Europa a scopo commerciale viaggiò su una nave da Veracruz a Siviglia nel 1585.
In Europa il cioccolato veniva sempre servito come bevanda, ma gli europei, ci aggiunsero la vaniglia e lo zucchero per correggerne la naturale amarezza e tolsero il pepe e il peperoncino.
Per tutto il Cinquecento e parte del Seicento il Cacao fu un monopolio esclusivo della Spagna.
Curiosità
Perché gli spagnoli per indicare le bevande a base di cacao non accolsero “cacahuate”, ma preferirono adottare “chocolatl”? Questo fatto dipenderebbe da quel fenomeno per cui le parole di una certa lingua possono avere suono e significato inaccettabile in altre. Il termine «caca», in spagnolo (ma anche da noi in Italia 😛 ) è un’espressione volgare, connessa con le feci e non poteva essere tollerabile un suono del genere per indicare una bevanda consumata prevalentemente dall’aristocrazia e dalla nobiltà reale.
In Italia
A cavallo fra il Cinquecento e il Seicento il cacao fu probabilmente importato in Italia, e precisamente in Piemonte, da Caterina, figlia di Filippo II di Spagna, che sposò nel 1585 Carlo Emanuele I, duca di Savoia. Non bisogna inoltre dimenticare che nell’Italia meridionale regnavano gli Spagnoli e fu probabilmente anche per la loro influenza che il cacao si diffuse in Italia. Nel Seicento il cacao arriva in Toscana per merito del commerciante di Firenze Francesco d’Antonio Carletti.
Nel 1802 Bozzelli inventò una macchina per raffinare la pasta di cacao e miscelarla con zucchero e vaniglia. Ma bisognò aspettare il 1820 perché il sistema fosse messo a punto, e la prima tavoletta di cioccolata di tipo commerciale fu prodotta in Inghilterra.
Paul Caffarel
Nel 1826 Pierre Paul Caffarel cominciò la produzione di cioccolato in grandi quantità grazie a una nuova macchina capace di produrre oltre 300 kg di cioccolato al giorno.
Il Gianduiotto e la Nutella
Nel 1852 a Torino Michele Prochet comincia a miscelare cacao con nocciole tritate e tostate creando la pasta Gianduia che verrà poi prodotta sotto forma di gianduiotti incartati individualmente (e in malefiche creme da spalmare).
Henri Nestlé
Daniel Peter, un fabbricante di candele svizzero, si unì al suocero nella produzione del cioccolato e nel 1867 cominciarono a includere il latte tra gli ingredienti e presentarono sul mercato il cioccolato al latte nel 1875. Per rimuovere l’acqua contenuta nel latte, consentendone una più lunga conservazione, fu assistito da un vicino, un fabbricante di alimenti per l’infanzia di nome Henri Nestlé.
Rudolph Lindt
Nel 1879 Rudolph Lindt infine inventò il processo chiamato concaggio, che consiste nel mantenere a lungo rimescolato il cioccolato fuso per assicurarsi che la miscelazione sia omogenea. Il cioccolato prodotto con questo metodo è il cosiddetto “cioccolato fondente”.